Nata alla fine dell’800 con l’obiettivo di venire in aiuto ai figli dei poveri, la Scuola dell’Infanzia “San Luigi”, ha alle sue spalle più di un secolo di storia.
La scuola ha la sua sede in una villa ottocentesca, al centro di uno spazioso giardino, a cento metri dalla piazza del paese.
Vi trovano accoglienza tutti i bambini dai 3 ai 6 anni senza distinzione alcuna, i cui genitori ne facciano richiesta e ne accettino il Progetto Educativo. Essa rivolge particolare attenzione ai bambini che si trovano in difficoltà, in condizione di svantaggio e disabilità.
Oltre allo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza, come affermano le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012), ci si propone di aiutare il bambino a diventare persona responsabile, solidale, curiosa della vita e capace di mettere al posto giusto conoscenze e valori.
Non ci si limita, perciò, ad istruire ma ci si propone di educare con amore il bambino per condurlo gradualmente e con profondità a quel complesso di abitudini di vita morale.
Come è espresso nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, la scuola dell’infanzia si caratterizza come un ambiente accogliente dove è importante che siano equilibrati i momenti di cura, di relazione e di apprendimento, garantendo tempi distesi per far vivere serenamente al bambino la giornata scolastica. L’ apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il gioco, il contatto con la natura, l’incontro con l’arte. Grande valore viene dato alle routine, che regolano i ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” da dove partire per nuove scoperte.
L’organizzazione degli spazi, oltre che dei tempi, è fondamentale per favorire gli apprendimenti.
Nella scuola operano insegnanti e educatrici laiche e religiose.
Le religiose appartengono all’ordine delle Minime dell’Addolorata, che hanno in Santa Clelia la loro fondatrice.
Alle insegnanti laiche si richiede di condividere il Progetto Educativo della scuola, di interpretare il loro ruolo in una prospettiva cristiana dell’educazione e di dimostrare disponibilità alla formazione in servizio attraverso corsi di aggiornamento organizzati dalla scuola o offerti dalla Federazione Italiana Scuole Materne a cui questa scuola è associata.
Anche al personale ausiliario è richiesta la condivisione dell’ispirazione cattolica della scuola, oltre ad una proficua collaborazione per la realizzazione dell’attività educativa e l’adesione al principio che ogni atto educativo, di cura o di vigilanza del bambino sia un atto d’amore, dono di sé nel rispetto dei suoi bisogni.






